Page 9 - Catalogo Arai 2025
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COME UN CASCO PROTEGGE LA TUA TESTA
LA PROTEZIONE DELLA TESTA PUÒ ESSERE DEFINITA COME LA GESTIONE DELL’ENERGIA DI UN IMPATTO. MA GESTIONE NON SIGNIFICA SOLO ASSORBIMENTO
In caso di impatto, si produce energia e il ruolo di verità, tuttavia, è che anche il miglior casco ha dei Si tratta della capacità del casco di scivolare su di gran lunga più elevate di quelle che la sola calotta
un casco è di gestire in modo adeguato “l’energia di limiti oggettivi per quanto riguarda la quantità di eventuali ostacoli. Molte persone probabilmente in EPS sarebbe in grado di assorbire.
Foto: Randy Van Maasdijk
impatto” per proteggere la testa del motociclista. energia che è in grado di gestire. D’altra parte, il ca- non se ne rendono nemmeno conto, ma nel momen-
sco non solo assorbe energia, ma in caso di inciden- to in cui un casco subisce un impatto, deve essere Anche negli incidenti più impressionanti, abbiamo
Generalmente, tale gestione avviene tramite l’as- te, quando la testa del motociclista subisce numerosi in grado di scivolare deviando l’energia di impatto sempre osservato che la capacità del casco di sci-
sorbimento di questa energia proteggendo la testa. impatti ma viene comunque protetta dal casco, ci ac- che altrimenti potrebbe venire interamene trasfe- volare e l’assorbimento dell’energia sono due fattori
La calotta esterna si deforma, le cellule della calotta corgiamo che la gestione dell’energia avviene grazie rita alla testa del motociclista. Quindi, se l’energia complementari che lavorano di concerto per massi-
interna in EPS si deformano e grazie a tale deforma- ad un altro fattore estremamente importante. viene deviata efficacemente dal casco, la testa al suo mizzare la protezione della testa del pilota.
zione si converte l’energia di impatto in calore. La interno può essere protetta anche in caso di energie Questo è vero per ogni tipo di casco.
L’ASSORBIMENTO DI UN IMPATTO E LA CAPACITÀ DI DEVIARE ENERGIA: UN SODALIZIO INVISIBILE
A Causa della quantità di spazio limitata presente tra rare forze rotazionali. La capacità di un casco di de-
la calotta esterna e la testa del motociclista, ci sarà viare energia è infatti una sinergia di diversi fattori
sempre un limite alla quantità di energia che un casco che lavorano insieme e non esiste un modo univoco
è in grado di assorbire, a prescindere dalla tecnica di per “colpire” un casco in modo da testare questa pro- 9
costruzione utilizzata (vedi “Il limite della capacità prietà. Esiste un test per collaudare la resistenza alla
di assorbimento”). E su una moto è lecito aspettarsi penetrazione della calotta, ma poiché è difficile in-
impatti che possono superare di gran lunga questo dividuare standard precisi per la forma della calotta
limite. Ecco perché la capacità di deviare energia di- relativamente alla capacità di scivolare, non abbiamo
venta cruciale nella gestione di un impatto. I caschi alcuna definizione oggettiva per tale proprietà. Tutti
Arai riescono a garantire risultati di assoluta eccel- i caschi utilizzano più o meno questa capacità, ma a
lenza grazie all’utilizzo di una calotta esterna estre- causa della difficoltà nell’individuare le differenze in
mamente resistente, liscia ed arrotondata che per- termini oggettivi, molte omologazioni semplicemen-
mette di deviare la maggior parte dell’energia senza te non hanno una definizione per questa caratteristi-
farla “entrare all’interno del casco”. Nonostante ciò, ca. Oltre al superamento delle omologazioni vigenti,
le principali Omologazioni si concentrano soprattutto Arai si impegna costantemente per migliorare la ca-
sull’assorbimento dell’ impatto e non si preoccupano pacità di deviare energia dei propri modelli per au-
della capacità del casco di deviare energia o di gene- mentare il livello di protezione del pilota.
In caso di un impatto, normalmente il casco
riceve un urto da un angolo obliquo, piuttosto
che da un angolo di 90 gradi. Nel momento in
cui il casco colpisce un angolo obliquo l’ostaco-
lo supera il punto di impatto scivolando.